Torino – Dopo una lunga e spasmodica attesa, é arrivato il decreto che regola la “Fase 2”, quella della convivenza con il Coronavirus. Tra i tanti provvedimenti, sono arrivate, da parte del Presidente Conte, sono arrivate anche le prime indicazioni per quanto riguarda il mondo sportivo, con ripartenza fissata già a partire dal 4 maggio.
Ogni indicazione precisa che é stata fornita finora riguarda il mondo del professionismo e degli atleti di interesse nazionale, con quelli impegnati in discipline individuali che potranno ripartire dal 4 maggio, mentre la data per la ripartenza degli sport di squadra é fissata al 18 maggio. Per quanto riguarda lo sport dilettantistico, invece, la situazione é più confusa e, data l’evoluzione delle decisioni sulle politiche da adottare, sembra che molto si potrà decidere su base regionale nei prossimi giorni.
In ogni caso, dal prossimo lunedì saranno riaperti i parchi pubblici, con la possibilità di sfruttarli. Ovviamente, invitiamo i runner alla massima prudenza e ad evitare in ogni modo i contatti con altri di loro. La corsa, dove sarà possibile praticarla, andrà svolta solo e soltanto in solitaria, in modo da coniugare benessere fisico, allenamento e tutela della salute.
Anche per quanto riguarda il Parco del Valentino di Torino, situazione fluida e in costante movimento. I runner potranno tornare all’allenamento, ma di gare non é, ovviamente, ancora possibile parlare di competizioni. Mai come in questo caso, il mondo degli allenamenti e quello delle gare non sono mai stati così distanti, con il secondo che sarà, soprattutto a livello dilettantistico, legato alla capacità delle diverse parti in gioco di aiutate le società più piccole e gli organizzatori, creare un calendario sostenibile per tutti e dare vita al giusto compromesso fra tradizione e innovazione in materia di organizzazione delle gare.
Negli ultimi giorni, ha preso anche corpo la possibilità, nel futuro prossimo di regolamentare gli allenamenti, trasformando il Valentino in una “palestra” a cielo aperto, ipotesi che non entusiasma i runner, dato che il parco é diventato tale, nei fatti, già dal 1992, con ritrovi storici quali il chilometro “3” e “3.5” che sono ampiamente battuti e apprezzati dai podisti locali e non solo. La possibilità per le società e per gli appassionati di allenarsi in autonomia, senza trasgredire alle normative vigenti, ci sembra ragionevole per aiutare gli sportivi e i podisti a ripartire, iniziando la loro personale “fase 2”. Donato D’Auria